Polvere di titanio per una produzione sostenibile

La metallurgia delle polveri è da molti anni etichettata come una "tecnologia verde riconosciuta". La polvere di titanio, grazie alle sue proprietà uniche, è ancora più sostenibile quando viene utilizzata in tecnologie rivoluzionarie come la produzione additiva (stampa 3D).
Nel rapporto "Powder Metallurgy - Intrinsically Sustainable", la Metal Powder Industries Federation confronta le 17 fasi di produzione necessarie per produrre un ingranaggio di un camion utilizzando la lavorazione sottrattiva con le sole sei necessarie utilizzando un processo basato sulle polveri metalliche: ogni fase in meno comporta un risparmio nel consumo energetico.
Le tecnologie net-shape basate sulle polveri, come la produzione additiva, consentono inoltre di unire diversi componenti in uno solo, riducendo le fasi di assemblaggio e quindi il consumo energetico. Inoltre, spesso riduce al minimo l'uso di lubrificanti per il taglio e di fluidi per la pulizia, anche se uno degli argomenti più forti per la sostenibilità della produzione additiva è la riduzione dei rifiuti di materiale.
"Quando si stampa un componente, viene utilizzato circa il 95% della polvere immessa nel processo, mentre il resto può essere riciclato in una nuova fusione. Se paragonato alla produzione tradizionale, in cui si parte da un pezzo di materiale e si riducono grandi quantità di trucioli", afferma Mikael Schuisky, responsabile della Business Unit Additive Manufacturing di Sandvik.
La combinazione della produzione additiva con il titanio può creare enormi vantaggi in termini di sostenibilità.
Un altro vantaggio ambientale è che la produzione può essere effettuata localmente, eliminando ulteriori passaggi nella catena di fornitura e riducendo i trasporti.
"Si passa direttamente da un progetto digitale a un prodotto tridimensionale. Inoltre, se si localizza la produzione vicino al luogo in cui è necessaria, si possono ridurre lo stoccaggio, l'imballaggio e il trasporto dei pezzi", afferma Mikael Schuisky.
Un cambiamento verso componenti più leggeri
Le polveri di titanio Osprey® di Sandvik, lanciate di recente, sostengono la crescente tendenza alla stampa 3D di parti in titanio e il passaggio a una produzione sostenibile e a componenti più leggeri. Oltre a ridurre gli sprechi di materiale, la produzione additiva consente anche una nuova libertà di progettazione. Si apre la possibilità di utilizzare il titanio in altri settori oltre a quello aerospaziale e medico, come quello automobilistico e degli utensili. Ad esempio, CoroMill® 390, una fresa leggera prodotta con la fabbricazione additiva, è più leggera dell'80% e fino al 200% più produttiva di una versione sottrattiva dell'utensile.
"La combinazione della produzione additiva con le opportunità offerte da un materiale leggero e resistente come il titanio può creare enormi vantaggi in termini di sostenibilità. La riduzione del peso, ad esempio, è un tema sempre attuale per l'industria aerospaziale, guidato sia dal costo del carburante che dall'impronta di carbonio. Ogni chilogrammo di peso in meno su un aereo fa risparmiare 3.000 dollari all'anno in carburante e può fare una grande differenza per il pianeta", afferma Keith Murray, VP Global Sales, Sandvik Additive Manufacturing.
Maggiori informazioni sulla polvere di titanio sul nostro sito web metalpowder.sandvik
Una tecnologia verde riconosciuta
- La metallurgia delle polveri è una "tecnologia verde" riconosciuta.
- Quasi nessuno spreco nella formatura dei pezzi - e la polvere in eccesso può essere riutilizzata.
- La capacità di modellare in rete della metallurgia delle polveri (in applicazioni come la produzione additiva o lo stampaggio a iniezione di metalli) consente di ottenere una grande efficienza energetica, eliminando le fasi di produzione.
- Le polveri metalliche Osprey® contribuiscono a rendere più sostenibili i processi e i prodotti finali dei nostri clienti.
- Eliminazione degli sprechi (ad esempio, quando si stampa un componente, viene utilizzato circa il 95% della polvere; il resto può essere riciclato in una nuova fusione).
- Possibilità di produrre componenti più leggeri, riducendo il consumo di carburante e
le emissioni di CO2 ad esempio nel settore aerospaziale o automobilistico. - Possibilità di unire più componenti in uno solo - riducendo le fasi di assemblaggio e
quindi il consumo di energia. - Riduzione dell'uso di lubrificanti da taglio e di fluidi per la pulizia.
- Se si localizza la produzione vicino a dove è necessaria, si possono ridurre i costi di stoccaggio, imballaggio e trasporto.
- Parte delle materie prime delle polveri metalliche Osprey® sono costituite da rottami metallici riciclati e la produzione è basata al 100% su energia rinnovabile.